Sette anni sette, di ricerche in laboratorio per realizzare un modello di calzatura che Brooks definisce “la Scarpa”. Sette anni per far divenire realtà un sogno, per conseguire un'idea rivoluzionaria. Le Brooks Levitate, a sentire l'azienda americana, sono questo e tanto altro.

Cosa c'è di così unico nella nuova nata in casa Brooks? Iniziamo dalla tecnologia DNA AMP utilizzata per l'intersuola, un complesso sistema di ammortizzazione concepito in poliuretano - come l'EveRun di Saucony o l'antesignano Boost di Adidas per intenderci - inserito in una membrana termoplastica capace di non disperdere l'energia e studiata per consentire un spinta di ritorno quasi pari alla battuta, il 72%.

La ricerca di laboratorio si è avvalsa della collaborazione di un'importante azienda del settore chimico, la Basf (leader nel campo chimico-agricolo e non solo), che ha progettato un materiale che permette un ritorno forza impressa senza dispersione laterale.

La suola, liscia ed ampia, è anche decisamente morbida e comoda ed è stata concepita con un design a forma di “freccia” garantendo maggiore flessibilità al piede per favorirne la rullata.
Rivoluzione attuata anche nella tomaia, realizzata in Fit Knit, che avviluppa il piede seguendone le linee come un guanto. L'utilizzo del Fit knit e senza dubbio un altro elemento innovativo per Brooks che ha modificato e ridistribuito i processi produttivi, poiché le tomaie “uniche”, in maglia, permettono all’azienda la diminuzione dei tempi di lavorazione, ergo dei costi di produzione.

La Levitate ha un peso in linea con gli standard di Brooks (mai scarpe troppo leggere) 318 grammi per una taglia 43; il drop (il differenziale tra tallone e avampiede) è di 8 mm; l’arcata del piede medio/alta. Per quanto riguarda il prezzo siamo sui 170 euro di listino, l'energia, del resto, costa....