Menu

Come ti insulto il Runner

Come ti insulto il Runner

Un articolo di pochi giorni fa su ilGiornale.it contro i runners

Ah, povera umanità occidental-contemporanea! Sempre alla ricerca di consenso facile (click?) e scadente popolarità attraverso tristi trucchetti. "Nel bene o nel male, purchè se ne parli", diceva qualcuno. Ma sì, Marco, dai che ci sei riuscito. Saranno tutti fieri di te! Di cosa stiamo parlando? Ve lo diciamo subito: pochi giorni fa (esattamente il 9 agosto) esce, sulla versione online de il Giornale, un articolo a firma Marco Lombardo dal titolo "Basta con i maleducati in calzoncini", in cui il giornalista buontempone sfodera una serie di considerazioni negative sui milioni di runner che evidentemente invadono e ostacolano la sua "vita".

Si parte furbescamente dal caso di Londra, quello dell'uomo che mentre corre spinge una donna sotto il bus, per poi passare alla narrazione negativa del movimento e di chi lo pratica. Citiamo: "No, stavolta non lasciamo correre. Perché il runner «caso isolato» (ovviamente) del Putney Bridge di Londra non è affatto solo nel mondo.

Sono in tanti. Sono milioni. E non c'è giornata, settimana, mese, in cui non si inventano qualcosa. Dalle gare in cui ti sparano della vernice colorata in testa (ma perché?), ai trofei montani alla sagra della rana fritta. Corrono tutti, chissà per dove: e tu li devi lasciar passare. Ma non basta più: parchi e piste non sono abbastanza, siamo all'invasione".

I bipedi invasati: "Di bipedi invasati che hanno scoperto la bellezza di diventare secchi come delle scope. Bipedi sudati e spiritati che vanno: vanno senza avere un traguardo ma che esigono una priorità. E che hanno preso strade e marciapiedi come fossero il loro personalissimo tapis-roulant. Corrono e ti spingono, perché intralci il loro Momento di Gloria. E li vedi infatti che incedono gloriosi come se avessero la colonna sonora del famoso film al seguito". 

Gli invasori: "Peccato che il marciapiede - se così si chiama - dovrebbe prevedere appunto quella: la marcia. E peccato che la signora di Londra diventi un intralcio al benessere collettivo: era lei insomma che doveva scansarsi. Perché correre - l'avete già sentita? - dà le stesse sensazioni del cioccolato. Allora confesso: io continuo a mangiare quello, anche sul marciapiede perché no. E fidatevi: dà le stesse sensazioni della corsa, ma non rischia di travolgere nessuno".

Le confessiamo un segreto, Lombardo: il cioccolato piace tantissimo anche a noi, e nelle notti di luna piena usciamo di casa (di corsa, ovviamente) per azzannare al collo chi ne ha mangiato in quantità. Poi ululiamo alla luna, ma va be, quello lo fanno tutti. Si scherza eh (...), si lasci travolgere e venga a correre con noi ;) 

Accedi

Password dimenticata? / Nome utente dimenticato?