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Corsa e cibi di stagione: gli asparagi, ottimi per l'alimentazione del runner

Corsa e cibi di stagione: gli asparagi, ottimi per l'alimentazione del runner

Tutte le proprietà dell'asparago selvatico, ottimo per l'alimentazione sportiva

03 maggio 2018

Ormai lo avrete capito, ci piace parlare di cibi sani e soprattutto che rispettino la stagionalità. E tra i principali cibi di questo periodo c'è sicuramente l'asparago, nelle due "versioni" selvatico e coltivato. Di sicuro la maggior parte di noi avrà più familiarità con il coltivato, facilmente acquistabile al supermercato, ma c'è subito da dire che, come in quasi tutti i casi, gli asparagi selvatici sono di gran lunga più gustosi, e anche molto più nutrienti.

Gli asparagi selvatici (Asparagus acutifolius) appartengono alla famiglia delle Liliaceae, la stessa degli asparagi comuni (asparagus officinalis). Crescono nei prati incolti e nelle zone boschive fino a 1300 metri. Molto diffusi nell'Italia centromeridionale, sono presenti quasi ovunque nella nostra penisola. 

Ma veniamo a ciò che più ci interessa in questa sede, ovvero perché possono essere un alimento adatto alla "dieta" del runner: innanzitutto per un discorso calorico e di grassi, infatti gli asparagi selvatici sono costituiti al 90% di acqua. Contengono poco sodio, una bassa percentuale di lipidi (circa 0,17 grammi) e pochissime calorie (solo 25 ogni 100 grammi). La loro composizione, quindi, li rende particolarmente adatti ad essere inseriti in regimi dietetici ipocalorici.

Sono ricchissimi di provitamina A e vitamine del gruppo B,C, E e K.

La provitamina A svolge un ruolo fondamentale contro i radicali liberi, oltre a proteggere i capelli, la pelle e le mucose. Le vitamine del gruppo B sono in grado di attivare i processi metabolici, trasformando il cibo in energia, mentre la vitamina C aiuta a rafforzare il sistema immunitario e protegge i vasi sanguigni.

La vitamina E ha proprietà antiossidanti e contrasta l'invecchiamento cutaneo. Infine, la vitamina K è indispensabile per il mantenimento della struttura e della corretta funzionalità dell'apparato scheletrico e per la fluidità e coagulazione del sangue.

Gli asparagi selvatici contengono anche sali minerali tra cui potassio, magnesio, calcio, ferro e fosforo, fondamentali per il benessere dello sportivo. L'alta percentuale di potassio, minerale in grado di favorire la fisiologica regolazione dei liquidi corporei, combinata con la scarsa quantità di sodio, determina complessivamente un effetto anticellulite e un'azione di contrasto della ritenzione idrica, oltre che a contribuire a reintegrare naturalmente quanto si perde con la sudorazione. 

Altra importante molecola contenuta negli asparagi selvatici è l'asparagina, un aminoacido che ha proprietà diuretiche, depurative e disintossicanti per fegato e reni. La rutina e la quercitina, invece, sono due flavonoidi che hanno rispettivamente il compito di proteggere i vasi sanguigni e di espletare un'azione antiossidante e antinfiammatoria.

Come consumarli? Gli asparagi si prestano a risotti, per arricchire con gusto una pasta al sugo, o per rendere unica una frittata. Quelli coltivati buoni anche in padella (o piastra) tenuti croccanti. Buon appetito!

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