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Fare una discesa breve ‘a tutta’ è come affrontare il Tor de Geants. Lo studio

img: salomonrunning
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Uno studio dell'Université de Savoie e Mont Blanc ha analizzato e quantificato danni e perdita muscolare che si ha al termine di una discesa ripida

03 Ottobre 2016

Sì vabbè, che le discese non facessero proprio bene ai muscoli ce ne eravamo accorti tutti. Ora starete dicendo, i ricercatori dell’Université Savoie Mont-Blanc hanno scoperto l’acqua calda. In realtà i cugini transalpini ci dicono qualcosa in più, ciò che emerge non è proprio così scontato: in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Scandinavian Journal of Medicine & Science in Sports, ci dimostrano come affrontare una discesa corta e più velocemente sia dannoso per i nostri muscoli come se si affrontassero kilometri e kilometri di declivio.

I ricercatori francesi hanno chiesto a 23 volontari di scendere “a tutta” da un percorso di trail running per circa 6 km con un dislivello di 1200 mt; lo scopo dello studio era quello di registrare i dati relativi all’affaticamento muscolare e cerebrale da corsa in discesa.
Ciò che è emerso è stato sorprendente per gli stessi scienziati in quanto, per i nostri muscoli, affrontare una discesa di 6 km a tutta produce la stessa fatica che faremmo per sostenere le discese del Tor de Geants o dell’Ultratrail del Monte Bianco. Sembra incredibile ma i risultati dello studio sono precisi.

Uno sforzo prodotto da una discesa breve produce un affaticamento muscolare rilevante; pensate che al termine dello sforzo i vostri quadricipiti perderanno circa il 19% della loro forza massima e i vostri polpacci ben il 25 e la maggior parte di questo “declino” è dovuto principalmente al fatto che gli stessi muscoli non lavorano naturalmente. Si evince dallo studio che la l’ “attivazione volontaria”, ossia la misura della capacità del cervello di mandare impulsi ai muscoli, diminuisce essa stessa del 7-8 %. Servono due giorni per ripristinare l’integrità della forza muscolare, purtuttavia l’attivazione volontaria e i dolori rimarranno invariati; elementi questi ultimi che vanno a braccetto in quanto l’infiammazione che causa dolore al muscolo è segnale per il nostro cervello che non riesce a far reagire al massimo il muscolo stesso.

I risultati della ricerca sono molto interessanti specialmente per il podista amatoriale che, in allenamento o durante una gara, alla luce di quanto emerso nello studio, può gestirsi in maniera adeguata. Attenzione dunque a non spingere troppo su discese brevi per non rischiare di inchiodarvi pochi metri dopo o di soffrire di dolori ai quadricipiti e polpacci per giorni.

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