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Intervista a Maria Enrica Spacca

Maria Enrica Spacca
Maria Enrica Spacca

La primatista italiana dei 400 m si è raccontata a noi di Corritalia

04 Aprile 2017

Sabato mattina, ospiti di Runnner (negozio specializzato running a Viterbo), abbiamo incontrato Maria Enrica Spacca, primatista italiana dei 400m, atleta azzurra dei 400 m e della staffetta 4x400m che insieme a Grenot, Folorunso e Chigbolu ha conquistato uno storico sesto posto italiano nella finale della staffetta alle ultime Olimpiadi di Rio 2016, nonchè il nuovo primato italiano nella semifinale; già medaglia di bronzo ai Campionati Europei di Amsterdam.

Non appena iniziamo a parlare, si percepisce subito la sua grande disponibilità a rispondere alla tante domande che le vengono fatte, a rimanere ore in piedi ad interagire con chi è accorso per conoscerla. Come non bastasse, di tanto in tanto, è lei a fare domande agli amatori curiosa di sapere quali distanze o terreni corrono e preferiscono, non nascondendo i sui limiti con la corsa di resistenza. Allora abbiamo approfittato per farle una breve intervista: 

Maria Enrica, qual è il ricordo più bello dell'esperienza di Rio? 

E' stata un'esperienza bellissima, le Olimpiadi sono sempre bellissime a prescindere, è l'atmosfera che si respira. Ma se me lo chiedi, indubbiamente, il Record Italiano ottenuto nella semifinale della staffetta e, ovviamente, la finale e quel risultato storico per l'Italia. 

Ne hai invece qualcuno "negativo" o quantomeno di un momento più difficile? 

Ma, in linea di massima no. Come ti dicevo essere ad una Olimpaide è già bello di suo e l'esperienza che ne deriva non può che essere positiva. Forse, a livello mentale, i più impegnativi sono stati quelli precedenti l'inizio della nostra esperienza: siamo rimasti in Brasile per 16 giorni e per quanto riguarda noi della staffetta eravamo in 8 (4 potenziali titolari e 4 riserve), e prima di sapere se fossi stata una delle prime 4 un po' di tensione l'avevo. 

Cosa passa per la testa prima di una gara così importante in un contesto del genere?

(Ride) Ah, una marea di cose: sei concentratissima e pensi a quanto hai lavorato per essere lì, cerchi di immaginare cosa succederà in gara, di prevedere varie situazioni, ripassi tutti i movimenti che dovrai fare per non sbagliare (come uno sciatore che prima della discesa ripassa mentalmente la pista), pensi a quanta gente ti guarderà. Poi una volta che entri nello stadio ti estranei da tutto e pensi solo a correre il più forte possibile. 

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? Cosa stai prearando?

Si è appena conclusa la stagione indoor alla quale partecipo sempre molto volentieri perchè mi diverto e vivo come fase preparatoria a quella outdoor che comincerà. Adesso i prossimi obiettivi sono i Campionati Italiani, poi la Coppa Europa, per arrivare all'appuntamento più importante che sono ovviamente i Mondiali di Londra della prima settimana di Agosto. Speriamo bene. :)

Adesso però una domanda sul running dobbiamo fartela: ti piace la corsa di resistenza? Nel futuro di Maria Enrica Spacca c'è spazio per il running?

(Sorride) Insomma, non proprio idilliaco. Adesso corro al massimo per 3,2 km quando faccio alcuni lavori di ripetute. Dal punto di vista professionistico, sicuramente non ho intenzione di allungare verso distanze maggiori del mezzofondo, se non qualche 800m che comunque gradisco poco. A livello amatoriale invece non escludo di iniziare a correre, magari dopo una prima fase di "disintossicazione" dallo sport fatto a questi livelli. Ma già so che non durerà molto, non riesco a stare senza sport.

Grazie Maria Enrica.

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