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Lo Studio: più di 7 ore e mezza di allenamento a settimana mette a rischio le coronarie

Lo Studio: più di 7 ore e mezza di allenamento a settimana mette a rischio le coronarie

L'ultima ricerca USA ha messo in relazione gli effetti di lungo termine tra un elevato carico settimanale e il rischio di calcificazioni coronariche

Ce lo hanno ripetuto talmente tante volte che ormai lo sappiamo a memoria: svolgere una moderata e costante attività fisica durante la settimana è importantissimo per migliorare il proprio stile di vita, nonché a prevenire l'insorgenza di malattie cardiovascolari. Ma intendiamoci, la "moderata e costante attività fisica" intesa dai medici si traduce in circa 30 minuti giornalieri ad un'intensità non elevata (altrimenti attuabile in circa 1 ora con la stessa modalità per 3/4 volte alla settimana). Come a dire: il troppo, stroppia!

LO STUDIO: In questo senso, è di pochi giorni fa, la pubblicazione dell'ultima ricerca Usa dal titolo The Coronary Artery Risk Development in Young Adults (CARDIA) Studyche tra i principali risultati evidenzierebbe come praticare attività fisica per più di 7 ore e mezza a settimana aumenti dell'86% il rischio di depositi di calcio alle arterie coronarie. E queste placche, in base a recenti evidenze, sembrano essere associate a eventi cardiovascolari anche fatali, come infarto e ictus. Il dato emerso – che per ora rimane una semplice associazione statistica e non dimostra un rapporto di causa-effetto fra troppo sport e placche di calcio nelle arterie – riguarda principalmente gli individui di sesso maschile e di etnia bianca e si riferisce agli effetti di lungo termine di un esercizio sportivo molto frequente. 

L'INDAGINE: Per svolgere l'indagine gli autori hanno selezionato un campione di quasi 3.200 persone che, all'inizio dello studio, nel 1985,avevano un'età compresa fra i 18 e i 30 anni, mentre alla fine, nel 2011, erano fra i 43 e i 55 anni. Il team di scienziati ha assegnato i partecipanti a diverse categorie in base all'attività fisica svolta, che è stata costantemente valutata durante intervalli di tempo regolari. Le categorie comprendevano un gruppo di soggetti meno attivi, che avevano svolto meno di 150 minuti di esercizio a settimana; poi vi era un campione di persone che aveva svolto attività mediamente per 150 minuti a settimana, attenendosi dunque alle raccomandazioni delle linee guida internazionali; ed infine i più attivi, che si muovevano per più di 450 minuti a settimana – circa 7 ore e mezza –, superando di più di tre volte la quantità di esercizio raccomandata dagli esperti. L'intensità dell'attività fisica presa in considerazione variava da un livello moderato, come la camminata, fino ad un grado intenso, come la corsa o il nuoto. La quantità di attività fisica veniva poi messa in relazione con la malattia coronarica e il rischio di infarto. 

I RISULTATI: A sorpresa per gli autori dello studio, che non si aspettavano questo risultato, chi aveva svolto un'elevata attività fisica, superando le 7 ore e mezza a settimana, presentava, a distanza di 25 anni, una maggiore incidenza di calcificazioni alle coronarie intorno ai 50 anni. Mentre i partecipanti del gruppo meno attivo, che avevano praticato meno di 150 minuti di esercizi a settimana, sono risultati anche meno a rischio di queste calcificazioni alle coronarie. Nel caso di un'elevata attività sportiva, superiore alle 7 ore e mezza a settimana, il rischio di placche di calcio alle coronarie aumentava dell'86% nelle persone di sesso maschile e etnia bianca, mentre cresceva meno, cioè del 27%, se si considerano tutte le categorie di persone (entrambi i sessi e tutte le etnie).

Tuttavia, come si diceva in apertura, gli autori tengono a sottolineare che il dato emerso non suggerisce in alcun modo di smettere di fare moto o di allenarsi, riproponendo le raccomandazioni di svolgere esercizio corporeo da moderato a intenso per circa 150 minuti a settimana. 

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