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Moen, il norvegese venuto dal Kenya per fare il record europeo di Maratona

Moen, il norvegese venuto dal Kenya per fare il record europeo di Maratona

Ecco chi è Sondre Nordstad Moen, il 27enne che domenica ha demolito il record d'Europa dei 42,195 m

07 dicembre 2017

Andare fino in Giappone e vincere la maratona. Con il botto. Ovvero fare il primato europeo di maratona: 2h05’48”. Che lo scalpore non è per il primato in sé, lo stupore è proprio il risultato cronometrico che è di primissimo livello mondiale e fa capire che anche un uomo europeo bianco può correre a livello degli africani, i leggendari e fortissimi atleti keniani, etiopi, ugandesi, eritrei e non solo.

Lui è Sondre Nordstad Moen, norvegese di 27 anni allenato dall’italianissimo Renato Canova, un vero guru tra gli allenatori di maratoneti di livello mondiale. Moen non è uno sconosciuto totale, è campione europeo under 23 nel 2011 sui 10000 metri in pista, poi qualche maratona ma con risultati nella norma, compreso il 2h10’07” fatto in primavera ad Hannover che rappresentava fino a domenica il suo primato personale. Ora non l’ha limato, la cancellato, annientato, rifatto di tutto punto abbassandolo di oltre 4 minuti, un’eternità nel mondo maratona. Un anno eccezionale questo 2017 per Moen che già in ottobre aveva fatto un eccezionale 59’48” alla mezza maratona di Valencia. Nella sua storia di maratoneta non possiamo non citare il 19esimo posto alle Olimpiadi di Rio nel 2016 e l’esordio ufficiale sui 42km a Firenze 2015 dove esordì in 2h12’54” classificandosi quarto.

I RECORD - Nell'albo dei record continentali il precedente primato era di 2h06:36 del francese Benoit Zwierzchlewski, stabilito a Parigi nel 2003, e il 2h06:36 del portoghese Antonio Pinto, tempo che gli permise di vincere a Londra nel 2000. Il crono di Moen è migliore anche della prestazione ottenuta dal turco ex-keniano Kaan Kigen Ozbilen (alias Michael Kipruto Kigen), 2h06:10 a Seul un anno e mezzo fa, mai omologato come record europeo ufficiale.

Nella gara di domenica Moen ha battuto nettamente il campione olimpico di Londra e iridato di Mosca, l'ugandese Stephen Kiprotich, secondo in 2h07:10. Terzo in 2h07:19 il giapponese Suguru Osako, solo quarto in 2h08:44 il keniano Bedan Karoki Muchiri, terzo quest'anno a Londra e vicecampione del mondo di cross e mezza maratona. Da segnalare il "negative split" di Moen, che ha corso la seconda parte di gara più velocemente della prima (1h03:19 e 1h02:29).

VITA DA ASCETA – Appena tagliato il traguardo subito sono circolate voci maligne di possibile uso di doping da parte di Sondre Moen, ma il suo allenatore Canova è stato molto duro e chiaro spiegando che Moen a differenza di tanti altri atleti europei ha fatto una chiara scelta per una breve parentesi della sua vita, dedicandosi esclusivamente all’atletica. Per questo vive in Kenia circa 250 giorni all’anno in altitudine come i keniani. In questo 2017 ha avuto una continuità pazzesca di allenamenti, ha una fortissima motivazione interiore, ha aumentato l’autostima e la personalità, una convinzione totale dei propri mezzi. Moen è, a detta di Canova, un atleta di elevato livello ma non certo un talento eccezionale che però ha raggiunto un risultato eccellente grazie al duro lavoro fatto solo di allenamenti, alimentazione e riposo. La favola di Sondre Moen, avendo lui solo 27 anni, è solo all’inizio.

(da: corrieredellosport.it)

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