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Oggi, 38 anni fa, lo straordinario Record di Pietro Mennea | VIDEO

Oggi, 38 anni fa, lo straordinario Record di Pietro Mennea | VIDEO

Il 12 settembre 1979 lo straordinario record alle Universiadi di Città del Messico

12 settembre 2017

Dopo 38 anni, quel 19”72 assicura ancora a Pietro Mennea, il campione che non c’è più, un posto tra i primi dieci della storia. Soltanto tre tempi ottenuti nel XX secolo, e tutti sulla pista di Atlanta, sono inferiori alla prestazione che è ancora al vertice cronometrico record europeo: 19”32 e 19”66 di Michael Johnson, entrambi record mondiali, il secondo a interrompere il regno di Pietro lungo quasi 17 anni, e 19”68 di Frank Fredericks, secondo a tre metri abbondanti dall’Espresso di Waco nella finale olimpica del ’96.

Il miglior omaggio a Pietro, nel giorno che si identifica con lui quanto il moscovita 28 luglio 1980, è offrire un assieme di rilievi privo del gelo che spesso viene attribuito alle cifre, che saranno anche nude ma possono diventare calde. Con lui di mezzo, c’è sempre un fuoco che arde, che crepita: la corsa di Mennea era una torcia che andava a esplorare i territori della volontà, del sacrificio, di un’ostinazione che in lui perdeva contenuti negativi, dell’ambizione mai fine a se stessa. “Non mi sento mai arrivato, sono sempre sui blocchi”.

Pietro, quaggiù lo amano ancora in tantissimi. Pensando a lui, viene in mente quel che Hemingway disse quando seppe che Robert Capa, il più grande tra i fotoreporter di guerra, era saltato su una mina, in Indocina. “Era così vivo che non riesco a pensare che sia morto”. Con Pietro, lo stesso.

(da: fidal.it, Giorgio Cimbrico)

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