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L'impresa di Luca, non vedente, sui 58 km della Strasimeno

Luca Aiello con Guido Genovese
Luca Aiello con Guido Genovese

L'avventura del perugino Luca Aiello alla Ultra-Maratona sul Lago Trasimeno

26 marzo 2018

Di quali cose straordinarie è capace l'uomo! Storie ai limiti del possibile ma che non smettono mai di dimostrarci le infinite risorse che abbiamo e la straordinaria resilienza di cui l'essere umano può essere capace. In questo lunedì post-gara per molti di noi, vi vogliamo raccontare la splendida impresa di Luca Aiello, runner perugino non vedente che, solo una settimana fa portava a termine niente di meno che la Strasimeno, importante ultramaratona di 58 km intorno al Lago Trasimeno. Ne apprendiamo notizia dall'articolo di Antonello Menconi, giornalista di perugia24.net.

Non avrei mai pensato sino a qualche anno fa di poter riuscire a correre 58 chilometri attorno al nostro bellissimo lago Trasimeno – ammette Luca – ed averlo fatto nonostante le condizioni veramente avverse ed estreme e per me un motivo di grande soddisfazione personale. Non lo avrei mai immaginato ma è andata bene. Insieme a Guido Genovese, che è la mia inseparabile guida, abbiamo concluso col sorriso sulle labbra e molto appesantiti dall’acqua. Sicuramente mi ricorderò di quanto il meteo sia stato l’avversario più duro che ci ha sfidato e questa gara rimarrà una delle esperienze più belle che si possano vivere da un punto di vista sportivo”.

E oltre alla riuscita (per molti un'impresa già di per sè, sottoscritto compreso) a rendere ancor più prestigiosa l'avventura di Luca Aiello c'è anche la prestazione cronometrica di sei ore, 23 minuti e 21 secondi, lasciandosi alle spalle in classifica ben un centinaio di podisti. Lo scorso febbraio aveva portato a termine a Terni la Maratona di San Valentino con il soddisfacente real time di tre ore 57 minuti 57 secondi, creando quindi le basi per questa nuova grande impresa. 

Lo scorso 5 novembre, invece, il 46enne di Perugia aveva corso la Maratona di New York, sostenuto dall'assessorato regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, che lo aveva scelto come simbolo ed esempio positivo di come, attraverso la forza di volontà, sia possibile superare barriere fisiche e culturali e raggiungere traguardi significativi.

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