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Sophie, 21 anni e 100 maratone: la persona più giovane al mondo. Questa è la sua storia

Sophie, 21 anni e 100 maratone: la persona più giovane al mondo. Questa è la sua storia

La storia della 21enne britannica divenuta la più giovane al mondo a correre cento maratone

Sophie Goodwin viene da St Ives, nella Contea di Cambridgeshire, est del Regno Unito. Ha 21 anni, va all'università (studia Filosofia) e corre da quando ne ha 19. Fin qui nulla di strano. Domenica 2 dicembre ha corso una maratona, e anche questo potrebbe non trovare sorpresa: certo, abbastanza giovane per una distanza simile, piuttosto veloce come progressione in 2 anni, considerando anche che non viene dal mondo dell'atletica, ma ci può stare. Nel 2015, quando ha iniziato, non è che le piacesse o le venisse così facile, è lei stessa a dirlo: "Non mi piaceva per niente all'inizio. Ricordo di aver corso per la prima volta due miglia con mia madre, ed ero stanca dopo un miglio". 

E' stata la mamma (runner a sua volta), in un momento particolare della vita di Sophie, a farle scoprire questo mondo: "Stavo combattendo alcuni diordini alimentari ed altre questioni relative alla mia salute mentale", dice la 21enne. Qualche difficoltà iniziale poi, dopo circa un anno, la prima maratona, poi la seconda, la terza, fino alla sesta. Tanta fatica per Sophie che dice: "ho fatto una grandissima fatica nelle mie prime sei maratone, non volevo più andare avanti dopo la linea della mezza maratona". Poi la svolta: una volta completata l'undicesima 42.195m, la 21enne ci prende gusto e decide di provare a correrne 100, ma senza avere in testa alcun record al riguardo (come se già non fosse incredibile tutto questo di per sè!).

"Ho iniziato a pensarci dopo la mia 20esima maratona, quando ho saputo del record di maratone detenuto dalla donna più giovane. Ho capito di potercela fare perchè lei aveva raggiunto la cifra record di 100 quando aveva 24 anni", poi prosegue, "dopo la mia maratona numero 40, ho scoperto che un ragazzo deteneva il Guinness World Record di persona più giovane ad aver concluso le 100 marathons. Ho pensato che se ci avessi provato e creduto davvero, ce la potevo fare. Insomma, l'ho battuto per 20 giorni". La tattica è stata quelladi iniziare a correre maratone tutti i weekend e mai durante la settimana per dare riposo al suo corpo.

E ora? "Ora voglio migliorare il mio personal best, diventare un po' più veloce. Ma il prossimo grande obiettivo è quello di correre una 100 miglia a Marzo 2018, insieme mia madre". Ma le piace anche molto il triathlon e non nasconde di voler partecipare ad un IronMan. 

Rigurado a suoi disturbi, infine, dice: "E' come se avessi sollevato un enorme peso perché ho raggiunto i miei obiettivi, ora non ho più numeri da inseguire. Correre è al 100% una battaglia mentale: sai che fisicicamente il tuo corpo può correre quella distanza, ma mentalmente è molto più difficile andare avanti. Le questioni relative alla salute mentale non sono scomparse, ma sono molto più gestibili. Non è mai stato peggiore di come era prima che iniziassi". 

 

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