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Fisioterapia e osteopatia: un'accoppiata vincente per il corridore

Fisioterapia e osteopatia: un'accoppiata vincente per il corridore

Il fisioterapista e l'osteopata sono validi alleati di ogni runner per la prevenzione e il trattamento degli infortuni dovuti alla corsa. Scopriamo perchè...

La collaborazione con Emiliano e Riccardo, i creatori di Corritalia, nasce durante uno dei tanti trattamenti nel nostro studio e serve per far chiarezza e mettere alla luce l’importanza del nostro lavoro nell’ambito dello sport e, in questo caso, della corsa.

Bisogna innanzitutto fare una distinzione fondamentale tra il corridore occasionale (quello che, come da un cilindro, spunta fuori nel mese di maggio per prepararsi alla temuta prova costume) e il podista, l’atleta vero, quello che nonostante il freddo, la pioggia, il caldo afoso e tutte le condizione avverse, continua l’allenamento per prepararsi alla sua gara, per migliorare i suoi tempi e per arrivare al top alla specialità podistica più ambita: la maratona tanto attesa.
I veterani della corsa già lo sanno: il ruolo del fisioterapista non è solo quello di curare l’infortunio nel momento in cui si presenta, ma anche, e soprattutto, quello di accompagnare l’atleta nel suo allenamento, riducendo al minimo l’insorgenza dei tipici fastidi.

Oltre alla fisioterapia, gioca un ruolo fondamentale l’osteopatia, che ci aiuta a valutare il paziente nella sua globalità, andando a scovare la causa degli atteggiamenti posturali errati e dei compensi.
La visita osteopatica consiste in un’approfondita anamnesi prossima e remota del paziente, nella quale emergono gli eventi più importanti della sua vita, a partire dalla nascita fino ad arrivare al momento della visita e, quindi, al motivo per cui si è presentato nel nostro studio.
Vengono visionati gli esami più recenti (RX, RM, ecografie, ecc) e viene effettuata una valutazione osteopatica che metterà in evidenza la LESIONE PRIMARIA.
Andrew Taylor Still, fondatore dell’osteopatia, diceva: “trovate la lesione, correggetela e lasciate fare alla natura”. E’ proprio da qui che può partire un buon programma di prevenzione, ristabilendo l’equilibrio e l’omeostasi del nostro corpo!

A questo ogni atleta può associare il classico lavoro fisioterapico, la ginnastica posturale, l’allungamento della catena muscolare posteriore – che rappresenta la catena posturale della statica e che ci mantiene eretti contro gravità, costituita da tutti quei muscoli profondi e superficiali che vanno dalla linea occipitale alla punta delle dita dei piedi – e l’allungamento della catena antero-inferiore, fondamentale nella respirazione – costituita dagli scaleni, dal diaframma, dall’ileo-psoas e dalla fascia iliaca – utile al mantenimento di una corretta postura del capo e delle spalle.

Per ultimo, ma non in ordine di importanza, va effettuato un lavoro di stabilizzazione del tronco e del bacino, il quale ha lo scopo di proteggere la colonna vertebrale e di migliorare l’equilibrio. Spesso ci dimentichiamo che nella corsa non si utilizza solo la muscolatura degli arti inferiori, ma quella di tutto il corpo e proprio per questo dobbiamo prenderci cura di tutti i distretti muscolari.
Una o due volte a settimana, lontano dalle gare, l’atleta può effettuare degli esercizi di rinforzo degli addominali, della zona dorsale, lombare e del bacino.
Inoltre, con una giusta alimentazione, una scarpa adatta e uno stile di vita corretto possono solo andare a migliorare le condizioni psico-fisiche dell’atleta.
Nei prossimi appuntamenti inizieremo ad analizzare, una per una, le problematiche che maggiormente affliggono la vita sportiva del runner.

Dott.ssa Valentina Vettori – Fisioterapista e Osteopata

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