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L'acido lattico e tuo amico, non tuo nemico

L'acido lattico e tuo amico, non tuo nemico

Ricerche dell'Università della California spiegano perchè il lattato debba essere considerato carburante per i muscoli

Ti fanno male le gambe? E' l'acido lattico! Ti bruciano i muscoli? E' l'acido lattico! Il giorno dopo non riesco a muovermi? E' sempre colpa dell'acido lattico! Povero acido 2-idrossipropanoico, così bistrattato e spesso accusato di alcune fastidiose situazioni post allenamento che a volte si rivelano falsi miti, come ad esempio che sia il responsabile dei dolori muscolari del giorno dopo.

E proprio dell'acido lattico prodotto durante lo sforzo vi parliamo in questo articolo, sostanzialmente per dirvi che è nostro amico, non nostro nemico. Ma andiamo con ordine. 

L'acido lattico è un sottoprodotto del metabolismo anaerobico lattacido. Si tratta di un composto tossico per le cellule, il cui accumulo nel torrente ematico si correla alla comparsa della cosiddetta fatica muscolare. Il lattato (lo ione che deriva dalla deprotonazione dell'acido lattico stesso) viene prodotto già a partire da basse intensità di esercizio; i globuli rossi, per esempio, lo formano continuamente, anche in condizioni di completo riposo. 

Un uomo adulto normalmente attivo produce circa 120 grammi di acido lattico al giorno; di questi, 40 g sono prodotti dai tessuti aventi un metabolismo esclusivamente anaerobio (retina e globuli rossi), mentre i rimanenti vengono prodotti da altri tessuti (soprattutto muscolare) in base all'effettiva disponibilità di ossigeno. Il corpo umano possiede dei sistemi di difesa per proteggersi dall'acido lattico e può riconvertirlo in glucosio grazie all'attività del fegato. Il cuore è invece in grado di metabolizzare l'acido lattico a scopo energetico.

E diciamo che abbiamo già introdotto l'aspetto cruciale dell'articolo: da queste ultime frasi si deduce come l'acido lattico, seppur tossico, non sia un vero e proprio prodotto di rifiuto. Grazie a tutta una serie di processi enzimatici tale sostanza può infatti essere utilizzata per la risintesi di glucosio intracellulare. 

George A. Brooks, professore di biologia integrativa all'Università della California, sostiene che l'acido lattico non sia un "prodotto-scarto", bensì una sorta di carburante per i nostri muscoli. Brooks suggerisce che il nostro corpo produca acido lattico per poi "romperlo" in lattato il quale a sua volta viene convertito dalle cellule mitocondriali in una importante fonte di energia. E uno studio del 2005 della California State University confermava proprio questa idea: "Se i muscoli non producessere acido lattico, la performance risultarebbe fortemente compromessa", scrivevano gli autori. 

Circa il 98% dell'acido lattico viene convertito in carburante nei mitocondri. Il processo, chiamato acidosi, è probabilmente il responsabile della comune sensazione di bruciore. Infatti, afferma il professor Brooks, "Il lattato in sè è benigno, è benzina buona". 

(art. originario: bicycling.com)

 

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