Avevamo previsto fulmini per la BMW Berlin Marathon. No, non maltempo, ma saette africane pronte a scatenarsi su uno dei tracciati più veloci al mondo. Una gara splendida che si è giocata sul filo del record del mondo che alla fine sfugge per pochi secondi. Partenza su ritmi folli con proiezioni ben al di sotto del record, poi imprevisto: le tre lepri alzano contemporaneamente bandiera bianca. Prima metà gara in 1.01.11 ma qualcosa comincia a scricchiolare perchè in assenza di chi deputato a fare il ritmo fa alzare i tempi.

10 km "interlocutori", potremmo dire, quelli che portano i corridori al 30esimo km, quello in cui di solito la maratona si accende. E così accade: Wilson Kipsang attacca deciso staccando nettamente tutti e iniziando a guadagnare sul primato mondiale. Bekele non lo molla e rimane constantemente a 20 m circa dal keniano. Ma è solo questione di tempo, due km dopo l'etiope inizia la rimonta a Kipsang che non sta a guardare e prova a reagire. il km 36 è quello dell'aggancio, dello studio. A 2 km dal traguardo l'etiope se ne va con una progressione incredibile, sul filo del record. Bekele vince in 2h03'03". Nonostante la grandissima prestazione si dichiarerà leggermente rammaricato per aver fallito di soli 6" il primato. Quasi a senso unico invece la gara femminile con Aberu Kebede, Bihrane Dibaba e Ruti Aga che corrono insieme fino a metà gara. Poi la Kebede cambia passo con le altre che non potranno far altro che difendere le proprie posizioni.