Succede così. Molto spesso, in realtà. Ma non solo nello sport e nella corsa. Succede spesso così nella vita in generale: quando carichi tutto di un aspettativa incredibile, prepari ogni minimo dettaglio per fuggire ogni errore. E poi? Poi arriva lui, quello che non puoi prevedere, l'imprevisto. Quel misto di casualità, sfortuna, e mala gestione (evidentemente) che in un determinato, preciso momento confluiscono in un unico evento che manda tutto in fumo. 

Potremmo descrivere così la storia del record tanto atteso di Kenenisa Bekele alla Standard Chartered Dubai Marathon: una forma splendida, altri appuntamenti declinati per essereal massimo il grande giorno, il percorso perfetto, tutto perfetto. Fino allo start. Via si parte, elite e runner comuni tutti insieme. Bekele cade, viene travolto da qualche decina di persone fino a che riesce a rialzarsi e, parecchio acciaccato, inizia a correre. Ma ormai i primi se ne sono andati: inizia una rincorsa folle con i primi 5 km sotto il record del mondo (ma è immaginabile, c'è da recuperare). 

Unofficial footage from the Dubai marathon. Incident involving Bekele at the start resulting in a hard fall. Updates to follow. pic.twitter.com/5ElKCtPYEF

— Sub2hrsmarathon (@Sub2hrs) 20 gennaio 2017

La rincorsa prosegue ma davanti Kipruto (una lepre ma dopo la storia di Festus Talam ad Eindhoven c'è da fidarsi poco), Tola, Wasihun e Lemma tengono ritmi folli. Anche il passaggio alla mezza di Bekele è buono (1h01'33") anche se leggermente inferiore al record del mondo. Ma si sa, quando una cosa parte male, non può che finire peggio: pochi km dopo bekele rallenta vistosamentre, si tocca la gamba, ancora pochi metri e si ferma. Ritiro. Forse i postumi della caduta, forse un problema muscolare, forse (lo sappiamo) l'una può essere la conseguenza dell'altra.

Davanti Kipruto e Tola se ne vanno, con il primo che, in virtù del suo ruolo, si fermerà lasciando il trionfo a Tamirat Tola in 2h04'11". Dietro sarà Wasihun a battere Lemma di soli 5 secondi per la seconda piazza del podio.

Gara femminile con tempi interessanti: per diversi km, folto gruppo di testa. A 10km dal traguardo rompe gli indugi la favorita Worknesh Degefa. Senza troppi problemi sarà l'etiope a trionfare chiudendo in 2h22'36" davanti a Shure Demise e Yebrgual Melese.

E' andata così. Per il record bisognerà ancora attendere (per carità, stanotte dormiremo lo stesso) ma la domanda è: invece di fare gli "sboroni" e promettere montepremi folli, organizzare un sistema di partenza un pochino più attento e collaudato? 

Di seguito il momento del ritiro...