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Ecco come è andata la pazza "corsa dei muratori"

(foto: Fabrizio Servalli; Diego De Giorgi)
(foto: Fabrizio Servalli; Diego De Giorgi)

Domenica si è corsa la Magut Race, manifestazione tra pazzia, fatica e divertimento puro

08 agosto 2017

Ricordate la Magut Race, quella simpatica corsa goliardica con 25 chlili di cemento da portarsi sulle spalle in una salita "verticale"? Ve ne avevemo parlato in questo articolo e domenica è stato il gran giorno. Una cinquantina gli atleti provenienti da tutta la Lombardia che si sono sfidati nella seconda edizione della Magut Race sul percorso di 50 metri di dislivello e 150 metri di sviluppo da salire tutti d’un fiato, portando sulle spalle un sacco di cemento da 25 kg messo a disposizione da Italcementi. La pazza corsa dei muratori è andata in scena nella pineta di Songavazzo, tra due ali di folla disposte ai lati del tracciato verticale.

La vittoria finale è andata a Paolo Visini che ha completato il tracciato fermando le lancette su 1’57”. Sul podio anche Federico Tomasoni, secondo classificato in 2’08”, e Diego Ferrari, terzo classificato in 2’10”. Gli ultimi a partire sono stati il ciclista vincitore di due Giri d’Italia Paolo Savoldelli e gli skyrunner del team Scott Guido Barbuscio e Mario Poletti. Nota di merito per Alice Balicco, prima e unica partecipante femminile, che ha egregiamente portato a termine la prova, aprendo la manifestazione a “nuovi orizzonti”.

L'organizzatore Mario Poletti ha commentato così l'evento: “Quest’anno le iscrizioni sono raddoppiate e il pubblico si è dimostrato calorosissimo, segno che la manifestazione sta prendendo sempre più piede. Ho sentito i campanacci e gli incitamenti come nelle più sentite gare di sci, ciclismo e skyrunning. Un ringraziamento agli sponsor che hanno sostenuto la Magut Race, a tutti i collaboratori, allo staff Fly-Up Sport e a tutti coloro che hanno contribuito alla perfetta riuscita della manifestazione”.

Così invece Paolo Savoldelli: “Non ho voluto mancare all’evento del mio amico Mario; bisogna andare a tutta - per usare un’espressione ciclistica - dall’inizio alla fine. In una prova del genere fa la differenza non solo chi è preparato ma anche chi sa gestire adeguatamente, da vero atleta, uno sforzo così intenso e breve”.
Al termine della competizione cena per tutti a base di polenta, salsiccia e cotechino, un vero e proprio terzo tempo bergamasco.

Il guanto di sfida è già stato lanciato per la prossima edizione: appuntamento all’estate 2018.

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