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Farah risponde ai giornalisti sulle "accuse" di doping

Farah risponde ai giornalisti sulle "accuse" di doping

Il campione britannico ha detto la sua per rispondere alle voci di doping sul suo conto

16 agosto 2017

Stavolta ha risposto. Da diverso tempo circolano articoli (non solo quelli, in realtà) che ripostano accuse o quantomeno dubbi sulla effettiva regolarità delle prestazioni di Mo Farah, avanzando velate ombre di doping. Ultimo, in ordine di tempo, era stato il fresco campione mondiale degli 800 m, il francese Pierre Ambroise Bosse il quale si dichiarava decisamente un non-fan del britannico il quale, dal punto di vista sportivo, "non lo convince" (qui l'articolo). 

Qualche tempo prima era stato il turno dello strano caso degli Haker russi di Fancy Bears, i quali avrebbero svelato strani movimenti nelle tabelle che riportano i controlli effettuati (qui l'articolo). E ancora, il presunto cattivo operato di Alberto Salazar, l’allenatore di Farah (e della prestigiosa squadra della Oregon Proect di cui fa parte), che resta sotto inchiesta da parte dell’agenzia antidoping degli Stati Uniti, dopo una serie di accuse di doping.

La questione, come potete vedere, rimane piuttosto complicata. Ma pochi giorni fa, in occasione di una conferenza stampa a margine dei mondiali, Mo Farah ha risposto infatidito ai giornalisti che lo incalzavano sull'argomento, prendendosela proprio con i media, responsabili secondo il britannico della macchina del fango che vorrebbe distruggere quanto fatto dal campione. Queste le sue parole: "Siete stati spesso ingiusti nei miei confronti. Quello che ho realizzato resterà nell storia, e voi (i media) volete distruggere tutto quanto". 

Come al solito, in questi casi, a mancare sono i fatti concreti e la versione ufficiale delle istituzioni, che contribuirebbe a creare meno confusione e a stabilire (anche in corso di indagini) cosa c'è di fondato, csa di infondato, cosa in fase di verifica. Non ci resta che attendere. 

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