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''Fateli correre in direzione di Auschwitz'', scrive un cittadino dopo la gara. Il sindaco presenta un esposto in Procura

''Fateli correre in direzione di Auschwitz'', scrive un cittadino dopo la gara. Il sindaco presenta un esposto in Procura

E' accaduto a Brivio dopo il Memorial Daniela Spada

22 marzo 2017

Convivenza difficile quella tra runner e resto del mondo. O meglio, molto spesso ci troviamo ad assistere ad episodi di intolleranza nei confronti dei cugini ciclisti che nel fine settimana danno libero sfogo alla passione per le due ruote. Per quanto riguarda la vita del runner sulla strada, questa appare lievemente più tranquilla: anche se, visti i diversi casi di cronaca, sulla strada nessuno può definirsi totalmente al sicuro, tendenzialmente un runner "ingombra" meno la carreggiata, ha più libertà di movimento in caso di pericolo imminente, corre spesso da solo e così via. Nonostante ciò, più o meno a tutti sarà capitato l'insulto volante dell'automobilista di turno.

Diversa questione (o forse no?) è l'offesa alla gara della domenica: anche qui, da praticanti, possiamo affermare che l'intolleranza di chi è per le strade del paese/città e non per correre alla gara organizzata, a volte scappa, con insulto annesso. Anche in questo caso crediamo di non raccontare nulla di nuovo. Quello che è successo due settimane fa a Brivio, in Provincia di Lecco, in occasione del Memorial Daniela Spada va, se possibile, ancora oltre: un esimio cittadino, infatti, nelle ore successive la manifestazione ha pensato bene di esprimere tutto il suo disappunto nei confronti degli organizzatori per i "danni" procuratigli dallo svolgimento della gara. 

Lo ha fatto scrivendo pubblicamente su una Pagina Social non ufficiale di Brivio, in questi termini: "Complimenti per la manifestazione di oggi!!! Per una corsa di nessuna importanza ha paralizzato il paese!!! Chi era a casa nn poteva uscire in macchina, chi era fuori nn poteva tornare a casa!!! Che schifo!!! Non si è libero di fare quello che si vuole!!! Fateli correre in direzione di Auschwitz!!! Per non dar fastidio ai cittadini!!!"

Il post è stato rimosso dopo qualche ora, ma ormai la frittata era fatta.

Di contro, nel pomeriggio è arrivata la risposta del Sindaco: "Ho presentato un esposto in Procura" ha dichiarato nel tardo pomeriggio il sindaco Federico Airoldi, dando dunque seguito alla volontà di prendere in mano la situazione, già espressa nella serata di ieri, condannando pubblicamente il messaggio definito come "una vergogna ed un'offesa per tutto il paese. Quel post ha rappresentato un insulto a tutta la cittadinanza, a chi si è impegnato nell'organizzazione, ai bambini che hanno corso, ai loro genitori e agli allenatori che li hanno accompagnati".

(fonte: merateonline.it)

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