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Il capolavoro di Marco Bonfiglio nella Valle della Morte

Marco Bonfiglio
Marco Bonfiglio

Lo straordinario risultato dell'endurance runner italiano alla STYR Labs Badwater Ultramarathon: 217 km nella Death Valley

12 luglio 2017

Death Valley, bacino di Badwater, California, 85 metri sotto il livello del mare (la depressione più importante su tutto il territorio U.S.A.), temperature che in questo periodo dell'anno oscillanno tra i 125 e 130 gradi Farenheit, 52-57 gradi Celsius. Il luogo sulla terra dove si è registrata la temperatura più alta di sempre.

Siete pronti a correre all'inferno? Siete pronti a correre la STYR Labs Badwater Ultramarathon?
Si tratta di un'Ultramaratona di 217 km in uno degli scenari più suggestivi ed impervi del pianeta, un clima ostile per piante ed animali, una follia per l'uomo.

Partenza dunque a meno 85 metri s.l.m. e arrivo situato arrivo sulla vetta del Monte Whitney, a quota 2530 metri.
Il dislivello complessivo positivo ammontava a circa 4450 metri, quello negativo a 1859 metri.
I punti più significativi interessati dal percorso sono: Mushroom Rock, Furnace Creek, Salt Creek, il Passo di Townes, il Passo di Panamint Springs, Lone Pine.

Si è corsa ieri alle 8 ora italiana (le 23 a Zabriskie point) una 217 km nella Valle della Morte, una gara che è molto più di un' Ultra Maratona è una sfida tra l'uomo e la natura, tra la vita e la morte, è la Badwater Ultramarathon. E come vi avevamo accennato pochi mesi fa, ai nastri di partenza non poteva mancare il nostro miglior Endurance runner Marco Bonfiglio. E Marco, da grande campiona qual è, non ha disatteso le aspettative correndo con grande determinazione e cuore quella che a sua stessa detta è stata “la gara più dura e sofferta che abbia mai fatto”. 26h01’ (risultato ufficioso) secondo solo al giapponese Iino Wataru, risultato davvero straordinario!

Un’impresa compiuta grazie anche ai suoi compagni ultramaratoneti Giacomo Lopopolo, Simone Leo e Paolo Noè che hanno fatto un’assistenza straordinaria e che Bonfiglio ha voluto ringraziare anche sui suoi profili social appena terminata la gara.

E’ sempre difficile commentare imprese simili senza correre il rischio per chi scrive scadere nel banale (talmente incredibili e grandiose da lasciare senza parole, se non un muro di aggettivi tra incredulità/complimenti/esaltazione).
Sicuramente quello che possiamo affermare è che Marco Bonfiglio è un atleta straordinario che continua a stupire a suon di sacrifici e risultati; patrimonio prezioso dell’Italia del running.

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