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IronMan Hawaii: tra ribaltamenti e conferme, ecco lo spettacolo di Kona

Patrick Lange (ph. ironman.com)
Patrick Lange (ph. ironman.com)

Alla finale del campionato del mondo Iron Man vincono Lange e Ryf. Frodeno infortunato giunge stoicamente al traguardo. Bene Degasperi e Molinari, Fonatana out

16 ottobre 2017

Patrick Lange c'è! Dopo il terzo posto dello scorso anno in cui aveva siglato il miglior parziale nella corsa, il tedesco ha centrato il bersaglio grosso trionfando all’Ironman Hawaii con lo straordinario crono di 8h01’40”, ribaltando così i pronostici della vigilia. Completano il podio il canadese Lionel Sanders, autore di una frazione ciclistica strepitosa, al di sotto del precedente parziale record e giunto al traguardo in 8h04’07” (53’41”, 4’14’19”, 2h51’53”), e il britannico David McNamee (48’40”, 4h28’55”, 2h45’30”), terzo in 8h07’11”. “Ho realizzato il sogno di quando ero bambino, l’ho fatto, sono campione del mondo Ironman, è difficile da descrivere questa sensazione”, ha detto un emozionato Lange sul traguardo, vincitore con il record della gara.

Alessandro Degasperi è il migliore degli azzurri sul traguardo di Kona. Il trentino conferma il 20° posto dello scorso anno con un grande rimonta nella terza frazione completando il suo secondo Ironman Hawaii in 8h35’25” (53’44”, 4h40’14”, 2h56’44”). Al termine della prova, il suo staff scrive: "Riconfermarsi nel gota del Triathlon mondiale non era affatto facile. Le aspettative erano tante e in una gara così può succedere di tutto. Alessandro ha nuotato, pedalato e corso pensando a tutti voi e a tutto l'affetto mostratogli in quest'anno. Un ringraziamento particolare va agli sponsor che lo hanno sostenuto. La sua dichiarazione sarà disponibile al più presto. Ancora grazie per essere stati svegli insieme a noi per vivere questo sogno".

(Alessandro Degasperi; ph: aledegasperi.net)

Al debutto a Kona, Giulio Molinari si piazza al 28° posto in 8h46’38” (48’47”, 4h36’51”, 3h15’48”). Per lui qualche rammarico, qualche imprevisto ma tutto sommato soddisfatto, racconterà così la sua gara: "La ‘prima Kona’ non si dimentica mai! Quest’anno ci tenevo tanto a essere ai nastri di partenza dell’IM delle Hawaii, e così è stato. Ho fatto un buon nuoto insieme al primo gruppo e una T1 veloce. Una volta presa la bici mi sono portato subito nelle prime posizioni per ‘leggere’ meglio la gara e avere quel vantaggio in più ai rifornimenti. Al km 80 rientrano Sanders e Kienle sul nostro gruppo, la gara in bici esplode. Rimaniamo in 13 e ad un certo punto un giudice estrae il cartellino blu (5’ di penalità) nei miei confronti. Al km 95 sconto i miei 5’ di penality. Quando riparto faccio fatica a riprendere il ritmo ma decido di forzare per avvicinarmi a un gruppetto di atleti che vedo in lontananza. Le energie spese sono tante ma arrivo in T2 con buone sensazioni e parto a piedi con un buon ritmo senza forzare. Al km 18 la fatica sprecata per riparare il danno della penality presenta il conto e inizio a faticare parecchio. Ma siamo a Kona, al campionato del mondo di ironman e quindi voglio arrivare al traguardo. Stringo i denti e con tanta fatica taglio la finish line in 28^ posizione. Ok la mia esperienza l’ho fatta. Da domani inizierò a lavorare per Kona 2018, è una promessa che faccio a me stesso. Grazie a tutti per il tifo, grazie alla mia squadra e grazie anche a tutte le aziende con cui collaboro". Ritirato purtroppo Daniel Fontana.

(Giulio Molinari)

Un dolore alla parte bassa della schiena invece ha fermato Jan Frodeno: nelle prime due frazioni è stato protagonista assoluto della gara e al secondo cambio era ancora in lizza per difendere il titolo e inseguire il tris, ma dopo pochi chilometri di corsa, è stato costretto a rallentare. Si è seduto, ha visto gli avversari sfilare via, ma non voleva ritirarsi: combattendo con il dolore ha comunque raggiunto il traguardo, con le sue forze, in 9h15’44” (parziale di corsa 4h01’58”). Per onorare la gara che lo ha consacrato.

Inarrestabile invece l’elvetica e grande favorita Daniela Ryf, che vince il titolo mondiale per la terza volta consecutiva. Uscita dall’acqua in 53’10”, ha preso il comando della gara nelle ultime fasi della frazione ciclistica completata in 4h53’10” e ha corso in 3h00’02”; alle sue spalle la britannica Lucy Charles che chiude in 8h59’38” (48’48”, 4h58’19”, 3h08’09”) e l’australiana Sarah Crowle, al traguardo in 9h01’58 (53’07”, 4h57’51”, 3h05’37”). “Oggi è stata veramente dura – ha detto la Ryf – in bici sembrava che le gambe non girassero, ma negli ultimi 40 km sono riuscita ad andare veramente forte. Sapevo che la maratona sarebbe stata molto impegnati, non è mai stata così difficile la lotta per la vittoria ma tutto ciò rende il successo ancora più dolce”.

(Daniela Ryf; ph: ironman.com)

UOMINI
1. Patrick Lange (GER) 8:01:40
2. Lionel Sanders (CAN) 8:04:07
3. David McNamee (GBR) 8:07:11
4. Sebastian Kienle (GER) 8:09:59
5. James Cunnama (SAF) 8:11:24
6. Terenzo Bozzone (NZL) 8:13:06
7. Andy Potts (USA) 8:14:43
8. Patrik Nilsson (SVE) 8:18:21
9. Ben Hoffman (USA) 8:19:26
10. Boris Stein (GER) 8:22:24

DONNE
1. Daniela Ryf (SVI) 8:50:47
2. Lucy Charles (GBR) 8:59:38
3. Sarah Crowley (AUS) 9:01:38
4. Heather Jackson (USA) 9:02:29
5. Kaisa Sali (FIN) 9:04:40
6. Susie Cheetham (GBR) 9:16:00
7. Carrie Lester (AUS) 9:19:49
8. Liz Lyles (USA) 9:20:31
9. Annabel Luxford (AUS) 9:20:58
10. Jocelyn McCauley (USA) 9:21:08

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