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La magia delle Dolomiti e un gesto di grande sportività

I gemelli Dematteis con Luca Cagnati
I gemelli Dematteis con Luca Cagnati

Più di 2600 partecipanti alla seconda Primiero Dolomiti Marathon. Giancarlo Simion e Francesca Pretto trionfano nel percorso da 42 km. Luca Cagnati e Deborah Pomarè si portano a casa il trail da 26 km

03 luglio 2017

Il primierotto Giancarlo Simion domina fin dall’inizio della gara, i 1.242 metri di dislivello, ai piedi delle splendide Pale di San Martino.

A fare il ritmo della corsa, è stato proprio Simion, che già al 16° km poteva vantare un distacco di tutto riguardo, seguito a distanza dal conterraneo Michele Tavernaro dell’US Primiero e quindi dal team manager di Fidal, Tito Tiberti, della squadra Free-Zone.

Da lì i runners, già abbondantemente sgranati, hanno puntato verso la vetta del percorso, ovvero i 1.600 metri del lago di Calaita. Al cospetto delle Pale, Simion ha confermato il suo perfetto stato di forma, mentre dietro Tiberti e Tavernaro battagliavano a suon di sorpassi per la seconda posizione. Ma già a quel punto gli atleti stavano iniziando a preparare le gambe per la lunga ma allo stesso tempo leggera discesa che da Passo Gobbera, caratteristica località della Valle del Vanoi, li avrebbe portati fino all’arrivo di Fiera di Primiero, sovrastando panoramicamente gli abitati di Imer e di Mezzano.

Come anticipato, il primo a tagliare il traguardo tra gli applausi del pubblico è stato Giancarlo Simion, con 3’26” di vantaggio sul secondo. Primierotto di nascita, Simion vive però a Stoccolma, dove lavora come informatico. «Per i primi chilometri sono partito molto forte, sono arrivato a San Martino abbastanza fresco e anche a Passo Gobbera mi sentivo ancora in forma, mentre negli ultimi chilometri sono esploso, infatti pensavo che gli altri ragazzi mi prendessero, ma evidentemente il vantaggio accumulato mi ha permesso di arrivare primo».

Non c’è stata storia invece tra le donne per quanto riguarda il primo posto: dopo aver conquistato la testa della gara nei primi chilometri la vicentina Francesca Pretto ha dominato indisturbata. «Ho sempre paura di avere qualcuno alle calcagna» ha spiegato l’atleta, architetto di professione, «per cui corro sempre forte». Dietro di lei, a più di 10 minuti di distanza, ha conquistato la seconda posizione la runner del team Runcard Erika Zaramella, arrivata quinta l’anno scorso, seguita dall’atleta padovana del Gruppo Podistico Conselvano Serena Banzato.

26 km per 1500 atleti
Non tutti se la sono però sentita di affrontare il lungo percorso con partenza dalla Val Canali: circa 1.500 atleti hanno infatti optato per il percorso medio da 26 chilometri, che con la partenza dal piccolo centro alpino di San Martino di Castrozza ha poi ricalcato le orme del tracciato più lungo, condividendone dunque gli splendori paesaggistici.

Decisamente più abbordabile, questo percorso è stato caratterizzato da un dislivello positivo di 448 metri e da un dislivello negativo di 1198 metri. In questo caso, il podio maschile era praticamente già scritto fin dai nastri di partenza: cosa si poteva del resto fare contro quei mostri sacri dei gemelli Dematteis? I due azzurri di Rore, in provincia di Cuneo, hanno subito fatto squadra con lo specialista delle lunghe distanze Luca Cagnati, bellunese del team Valli Bergamasche Leffe, senza lasciare spazio agli avversari.

A pochi metri dal traguardo, invece di arrivare mano nella mano come hanno già fatto in passato, Martin e Bernard Dematteis hanno sospinto in avanti Cagnati, incoronato così vincitore del trail 26K.

Doppietta di casa invece per quanto riguarda il podio femminile della 26 chilometri, dominata da Deborah Pomaré del team US Primiero – che ha così migliorato la seconda posizione della scorsa edizione – e seguita dalla fondista trentina Ilaria Debertolis, anch’essa sotto l’egida dell’US Primiero. Si è invece guadagnata il terzo scalino del trail femminile Giulia Montagnin, trevigiana del team Maratoneti Genovesi.

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