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Maratona di New York: gli italiani nella Grande Mela

Maratona di New York: gli italiani nella Grande Mela

Domenica 5 novembre, attesi 3000 italiani tra gli oltre 50.000 che affronteranno i 42,195 km nella città statunitense. Al via l’esordiente Sara Dossena, Emma Quaglia e l’iridato della montagna Francesco Puppi

03 novembre 2017

Un sogno che si rinnova, con più di 50.000 podisti domenica 5 novembre alla partenza della New York City Marathon. Anche stavolta, come l’anno scorso, sarà l’Italia la nazione estera più rappresentata: circa 3000 presenze per l’edizione numero 47 della gara più suggestiva del mondo sui 42,195 chilometri lungo i cinque distretti della Grande Mela, dal ponte di Verrazzano fino all’arrivo nella cornice verde di Central Park. Tre atleti italiani sono inseriti nei top runners con la curiosità per l’esordio sulla distanza di Sara Dossena, scesa quest’anno a 1h10:39 sulla mezza maratona dopo alcune stagioni da triatleta, e per Emma Quaglia, medico di professione, che è stata protagonista in azzurro (sesta ai Mondiali nel 2013) e correrà a New York per la prima volta, a cinque anni di distanza dall’annullamento dell’edizione 2012. Al maschile debutta in maratona anche il 25enne Francesco Puppi, laureando in fisica e campione mondiale di corsa in montagna lunghe distanze. La fuoriclasse keniana Mary Keitany, che a Londra in primavera ha stabilito il record del mondo in gare solo femminili (2h17:01), andrà in caccia del quarto successo consecutivo mentre fra gli uomini ci saranno l’eritreo vincitore uscente Ghirmay Ghebreslassie, l’ex primatista mondiale Wilson Kipsang e Geoffrey Kamworor. Start per le donne élite alle 9.20 locali (15.20 in Italia), con gli uomini e il primo gruppo di partenza mezz’ora più tardi.

DOSSENA: RITORNO AL PRIMO AMORE - “Ho sempre sognato di partecipare alla maratona di New York. Era un mio desiderio di quando ero bambina - racconta Sara Dossena - ancora prima di iniziare a correre. Adesso voglio godermi questa esperienza”. Si definisce una triatleta con la corsa nel sangue, perché ha cominciato con l’atletica: titoli italiani giovanili, maglie azzurre (bronzo under 23 per team agli Europei di cross nel 2006), un promettente crono sulla mezza maratona (1h12:54 a Osaka nel 2007). Poi una serie di infortuni, tra fascite plantare e microfratture, l’hanno costretta a fermarsi e quindi a cimentarsi negli sport multidisciplina: duathlon e triathlon. Quest’anno, senza una preparazione mirata, la 32enne lombarda del Laguna Running ha voluto riprovare le gare di corsa per migliorarsi due volte tra aprile e maggio con 1h11:54 alla mezza di Genova e 1h10:39 in quella di Lugano, intervallate dal titolo italiano dei 10.000 su pista. “Ho stupito prima di tutto me stessa - spiega - infatti mi stavo allenando per un mezzo Ironman e non mi rendevo conto di quanto potessi fare nella sola corsa, ma spesso in gara mi esprimo meglio che in allenamento”. Una prima uscita agonistica a New York nel mese di giugno, con il nono posto alla Mini 10K: “Mi ha fatto conoscere Central Park e anche per questo è stata molto utile. Alla maratona ho iniziato a pensare alla fine di agosto, dopo la sfortunata partecipazione ai Mondiali di duathlon in cui mi sono ritirata per una foratura. Ho diminuito i chilometri di nuoto e in bici, senza abbandonarli ma utilizzandoli come attività aerobica alternativa nel secondo allenamento giornaliero, doppiando così raramente con la corsa”. Tra le gare di passaggio, un test con due mezze maratone in meno di 24 ore: 1h13:23 a Sondrio e 1h14:58 a Vinovo, il 23 e 24 settembre. “L’esordio a New York è forse più emozionante che in un’altra maratona, però anche per le caratteristiche del tracciato non ho in mente un crono particolare. Cercherò di impostare un ritmo sui 3:33-3:35 al chilometro, ma ci sarà modo di pensare alle medie e ai passaggi in futuro. Più che vivere una terza vita, sento che mi sto riprendendo la mia prima vita e stavolta voglio soprattutto divertirmi”.

QUAGLIA: FINALMENTE NEW YORK - Nel 2012 era già arrivata a New York, quando la gara fu annullata per le conseguenze dell’uragano Sandy. Cinque anni dopo Emma Quaglia è pronta all’avventura nella Grande Mela. “Mi era rimasto il rimpianto ed è un grande onore poterci essere, anche se il percorso è impegnativo. Voglio studiarlo nel miglior modo possibile e poi sono abituata a correre tra i saliscendi nella mia Genova.

Non avrò l’ansia del cronometro, però sono convinta di trovarmi in buona condizione”. Nella mezza maratona da Breno a Darfo Boario Terme, il 1° ottobre, ha firmato il suo secondo tempo di sempre sulla distanza con 1h12:58. “Una tappa intermedia per alzare i giri del motore. Quando ho visto che stavo per scendere sotto 1h13 ho fatto uno sprint in pista e quasi sono finita addosso ai fotografi! La preparazione è iniziata nel mese di agosto a Sestriere, continuando a portare avanti la professione: ho la specializzazione in medicina dello sport e per due pomeriggi alla settimana lavoro in un ambulatorio, dove mi occupo delle visite di idoneità agonistica e quindi non stacco mai dalla corsa al cento per cento. Ogni tanto vado volentieri ad Alessandria dalla mia amica Valeria Straneo e lì capita di allenarci insieme. Invece con Sara Dossena ci siamo sentite spesso negli ultimi tempi, raccontandoci le nostre esperienze di avvicinamento alla gara. Da quest’anno vesto la maglia del Cambiaso Risso Running Team, che mi ha dato nuove motivazioni, però rimango in ottimi rapporti con il Cus Genova, dove sono cresciuta e che è come una famiglia per me”. Dopo la forzata rinuncia a New York, la 37enne ligure nel 2012 ha realizzato il primato personale (2h28:15 a Torino) che l’ha portata in azzurro e al sorprendente sesto posto nei Mondiali di Mosca. Nel 2016 il secondo crono della carriera (2h30:57 a Valencia), quest’anno un 2h34:33 in primavera a Vienna, condizionato dal meteo. “Spero di non trovare freddo, vento o pioggia, poi il resto ce lo metterò io”.

PUPPI: IL LAUREANDO CON L’IRIDE - Durante la trasferta di New York finirà di scrivere la sua tesi magistrale in fisica, con la discussione prevista alla fine di novembre. Ma quest’anno Francesco Puppi si è già laureato: campione del mondo di corsa in montagna lunghe distanze in Italia, a Premana. Un titolo che gli consentirà di partire in prima linea a New York, pur essendo al debutto assoluto sulla distanza. “L’emozione è grande. Correre una maratona è sempre stato il mio sogno, finalmente è arrivato il momento. In questa stagione ho avuto tante soddisfazioni e forse la gara più bella è stata agli Europei di corsa in montagna”. A Kamnik, in Slovenia, il 25enne lombardo di Guanzate (Como) ha conquistato il podio individuale con il terzo posto, dimostrando di essere competitivo anche sui tracciati di sola salita. Poi l’oro mondiale arrivato con qualche settimana di ritardo per la squalifica dell’eritreo Petro Mamu, primo sul traguardo. “Era già una giornata perfetta, avevo dato il massimo. Ma non riesco a essere pienamente soddisfatto, mi dispiace perché quello della montagna secondo me è un ambiente sano”. Nel periodo di preparazione ha migliorato il record personale sulla mezza maratona, con 1h08:39 a Bedizzole, disputando poi a Morbegno la rassegna tricolore di corsa in montagna a staffetta con la sua società, l’Atletica Valle Brembana. “Non è stato facile trovare il tempo per allenarsi durante la fase sperimentale della tesi alla Statale di Milano, sulla caratterizzazione e fabbricazione di un elettrodo per celle fotovoltaiche, ma ci sono riuscito e ora c’è solo da completare la stesura”.

3000 ITALIANI - In base alle informazioni fornite dagli organizzatori, sono iscritti circa 3000 atleti italiani: la cifra più alta degli ultimi cinque anni e la rappresentanza più numerosa tra chi proviene dall’estero, davanti a Francia, Gran Bretagna e Germania. Al via anche la trentenne comasca Gloria Giudici (Freezone), che si è messa al collo due argenti mondiali a squadre: nelle lunghe distanze di corsa in montagna a Podbrdo 2016 e quest’anno nel trail a Badia Prataglia. Nella gara maschile annunciato un azzurro dell’ultramaratona, l’altoatesino Hermann Achmuller (Laufclub Pustertal). Per la seconda edizione consecutiva ci sarà il perugino Leonardo Cenci, 45 anni il 2 novembre, che ha scelto di affrontare il suo male incurabile correndo la maratona.

TV - La Maratona di New York 2017 di domenica 5 novembre sarà trasmessa in diretta tv su RaiSport dalle ore 14.30 alle 18.10 (anche in streaming) e su Eurosport 1 dalle 15.15 alle 18.15.

(da: fidal.it/Luca Cassai)

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