In un articolo apparso sul sito www.telegraph.co.uk, si legge che Mo Farah sarebbe stato uno dei quasi 50 mezzofondisti sospettati di doping da parte della Iaaf prima di essere successivamente cancellato, secondo quanto trapelato dai documenti pubblicati nella notte di Mercoledì.

Una vasta tranche di documenti trapelati dal gruppo di hacker russo Fancy Bears, mostra il nome di Farah tra decine di atleti segnalati dalla Associazione Internazionale delle Federazioni di Atletica per i passaporti biologici sospetti.

Un documento relativo ad un test antidoping di Farah del 23 novembre 2015, contiene una voce accanto in cui si legge: “Probabilmente doping; Passaporto sospetto: sono necessari ulteriori dati “.

Tuttavia, un documento successivo, datato aprile 2016 che riporta “contrassegnato come normale”, sembra cancellare Farah da ogni sospetto. Un portavoce della IAAF ha detto che stanno cercando di accertare se i documenti siano autentici, mentre il portavoce di Farah cancella ogni sospetto.

Non ci sono prove di cattivo operato ma l’allenatore di Farah, Alberto Salazar, resta sotto inchiesta da parte dell’agenzia antidoping degli Stati Uniti, dopo una serie di accuse di doping.