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Mondiali: Van Niekerk da paura! Bosse...boss degli 800 [VIDEO]

(foto: Colombo/fidal)
(foto: Colombo/fidal)

A Londra il primatista mondiale conferma il titolo iridato dei 400 in 43.98 e ora mira alla doppietta sui 200 metri. Vittorie per Kipruto (3000 siepi) e Bosse (800)

09 agosto 2017

Nella quinta giornata dei Campionati del Mondo di Londra l'attesissima finale dei 400 maschili registra il secondo oro iridato consecutivo di Wayde van Niekerk in 43.98, che supera agilmente il bahamense Steven Gardiner (44.41) e il qatariano Abdalelah Haroun (44.48). Assente il botswaniano Makwala, cui i medici IAAF hanno imposto 48 ore di quarantena in base alle leggi sanitarie britanniche dopo un'infezione intestinale che l'aveva costretto a rinunciare anche ai 200 metri.

Renaud Lavillenie resta di bronzo anche questa volta (5,89): la battaglia dell'asta è vinta dallo statunitense Sam Kendricks con 5,95. Il polacco Lisek (5,89) è d'argento. Per una Francia che manca l'oro, un'altra che lo conquista a sorpresa con Pierre-Ambroise Bosse, vincitore degli 800 metri in 1:44.67 (qui il VIDEO), davanti al polacco Kszczot (1:44.95) e al keniano Kipyegon Bett (1:45.21). L'oro delle siepi è ancora del Kenya con Conseslus Kipruto che in 8:14.12 precede il marocchino Soufiane El Bakkali (8:14.19) e lo statunitense Evan Jager (8:15.53). Dopo dieci anni, Barbora Spotakova vince un altro mondiale nel giavellotto con 66,76, battendo le cinesi Li Lingwei (66,25) e Lu Huihui (65,26).

VAN NIEKERK SENZA RIVALI, ORO IN 43.98 - Il sudafricano Wayde van Niekerk vince anche il mondiale di Londra dopo quello di Pechino e dopo l'Olimpiade, vince senza avversari in grado di impensierirlo, in 43.98, un crono che fino a due anni fa avrebbe fatto sussultare, oggi quasi normale da quando van Niekerk è salito ai vertici della specialità.

La finale, attesissima, è stata privata della presenza di un altro protagonista, il botswaniano Isaac Makwala, già assente ieri nelle batterie dei 200 e oggi fermato dai medici IAAF per 48 ore a causa di una infezione gastrointenstinale, in base alle vigenti leggi britanniche. Senza l'africano, van Niekerk ha trovato il vuoto nella corsia accanto, colmando però il gap entro i primi cento metri e presentandosi all'ingresso nel rettilineo finale largamente in testa. Non ha spinto fino in fondo, preservando il serbatoio per il vero obiettivo del suo mondiale, il doppio oro sull'asse 200-400 metri. Dietro di lui il bahamense Steven Gardiner in 44.41, altra medaglia a Bahamas dopo sedici anni, e con un finale favoloso il 20enne Abdalelah Haroun (44.48), qatarino troppo presto escluso dal lotto dei protagonisti a causa di un ritardato avvio di stagione per infortunio, che ha sorpassato l'ormai spento botswaniano Thebe, quarto in 44.66. Delusione Kerley: lo statunitense, protagonista della stagione USA, ha chiuso in settima posizione in 45.23.

BOSSE E' IL BOSS DEGLI 800 - La finale degli 800 metri con otto atleti di diverse nazionalità viene vinta non senza sorpresa dal 25enne Pierre-Ambroise Bosse, il più bravo di tutti a lanciare la volata a 150 metri dal traguardo e resistere senza affanni particolari al tardivo ritorno del polacco Adam Kszczot, argento per il secondo mondiale consecutivo, ma stavolta con più di un rimpianto. Per Bosse, quarto a Rio e finalista mondiale per la terza edizione consecutiva, è una vittoria insperata, in 1:44.67, con Kszczot secondo in 1:44.95 e il kenyano Kipyegon Bett al bronzo in 1:45.21. Per un soffio non arriva una sorpresa ancora più grande, il britannico Langford in pieno recupero che alita sul kenyano e gli finisce a quattro centesimi col personale portato a 1:45.25. L'oro di Bosse è il primo per la Francia negli 800 metri sull'asse mondiali-olimpiadi, potendo vantare fino a stasera solo un bronzo olimpico nel lontano 1948. Guarda caso, a Londra.

KIPRUTO, LE SIEPI ANCORA KENYANE - Conseslus Kipruto scrive a fuoco il suo nome sulla dodicesima medaglia d'oro del Kenya sui 3000 siepi. Recuperato per il monndiale dopo un infortunio alla caviglia, il 22enne campione olimpico di Rio, già due volte d'argento ai campionati del mondo di Mosca e Pechino, ha conquistato l'oro più incerto tra i dodici della storia iridata, respingendo con sagacia tattica prima lo statunitense Evan Jager chiudendone la volata ponendoglisi davanti, poi il marocchino Soufiane El Bakkali, avversario coriaceo e talentuoso già assaggiato in Diamond League, argento in 8:14.49. La vittoria di Kipruto (8:14.12) allunga la striscia di ori globali di atleti africani (o asiatici nati in Kenya come Shaheen), che con Londra tocca il ventennio. L'ultimo non africano a conquistare una meadglia d'oro fu infatti l'azzurro Francesco Panetta ai mondiali di Roma. Bella finale, con Jager a lanciare una lunga volata con un secondo chilometro velocissimo (ai 2000 5:35.46), poi negli ultimi trecento metri l'altolà di Kipruto e il cedimento di Jager, alla fine bronzo in 8:15.53. Rimpianti per il francese Mekhissi, partito troppo tardi all'inseguimento della medaglia, quarto in 8:15.80. Cedono nettamente gli altri due kenyani, la leggenda Kemboi (undicesimo) e Birech (dodicesimo).

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