Parla il runner che ha "tagliato" alla Maratona di Londra

Una vicenda che fa fatica a placarsi quella di Sabino, runner barese che era stato scoperto dal Times per aver tagliato circa 16 km del percorso della London Marathon 2018. A diffondere per primo l'accaduto proprio il The Times. Notizia che poi ha fatto praticamente il giro di tutti i maggiori quotidiani, dei TG e delle Radio. Ma, come dicevamo, la vicenda si arricchisce di ulteriori informazioni, in particolare quelle riguardanti le dichiarazioni proprio del diretto interessato. 

In un primo momento Sabino aveva dichiarato ai giornalisti inglesi di non aver guardato l'orologio (risposta francamente poco attinente alla questione), ma ora è Repubblica (cronaca di Bari) a riportare le nuove dichiarazioni del barese: "Ho inteso ritirarmi dalla gara, ma dovevo comunque portarmi all'arrivo per ritirare i miei oggetti personali e la medaglia, che è di partecipazione e non di piazzamento. L'organizzazione avrebbe semplicemente potuto e dovuto squalificarmi non avendo io transitato su tre passaggi obbligatori, che il microchip doveva rilevare. Purtroppo oggi, come spesso succede, si è voluto vedere il lato brutto di ogni cosa ma, come detto, io la prendo sportivamente". 

Poi prosegue: "Ho 59 anni e gareggio da decenni per sfidare me stesso non per cercare gloria, non avendo peraltro un'età che mi consenta di ambire a risultati. Partecipo alle maratone perché amo lo sport, non certo per prendere in giro me stesso. Sono sportivo, sono italiano e sono fiero di esserlo perciò mi sono consultato con il mio avvocato Fabio Campese, poiché deluso dal fatto che mi hanno immediatamente ridicolizzato dopo la maratona di Londra e additato come colpevole di una figuraccia per l'Italia intera, senza nemmeno sapere come è andata".

(fonte: repubblica.it)