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Race for the Cure: in 65.000 per la lotta ai tumori al seno

Race for the Cure: in 65.000 per la lotta ai tumori al seno

A Roma la corsa rosa organizzata da Susan G. Komen diventa maggiorenne e fa record di presenza

22 Maggio 2017

La 18^ edizione della Race for the Cure, che come ama sottolineare il Professor Riccardo Masetti presidente di Susan G. Komen Italia e Direttore del Centro Integrato di Senologia del Gemelli, “Quest’anno è diventata maggiorenne”, ha superato nei numeri, ogni precedente.

Oltre raccogliere fondi per la prevenzione, grazie all’entusiastica partecipazione di persone provenienti da tutta Italia e dall’estero, ha regalato emozioni e momenti indelebili a tutti coloro che ieri sono stati testimoni della Race.

Oltre 65.000 persone al via, un incredibile ed interminabile serpentone umano che è sfilato, festoso ed entusiasta, sotto l’arco di partenza posto in via Petroselli, per oltre un’ora dopo lo start. 

Mescolato alla marea umana ha preso il via il Presidente del Coni Giovanni Malagò che ha voluto percorrere insieme a tutti gli altri, come ogni anno da quando è il numero uno dello sport italiano, i cinque chilometri del suggestivo percorso che ha attraversato le vie del centro cittadino.

“Il Coni non può non essere vicino ad un evento come la Race che mette lo sport al centro della prevenzione e della salute dei cittadini. La partecipazione enorme a questo evento, di persone di ogni età, è di una grande importanza culturale. La gente ha preso coscienza di come l’attività fisica sia il maggior deterrente per le malattie ed il punto di partenza per un corretto e sano comportamento di vita”.

LA GARA: La Race for the Cure non ha certamente come aspetto preminente quello agonistico ma gli atleti agonisti che si sono presentati al via non si sono fatti pregare per darsi battaglia nelle strade del centro storico di Roma. A tagliare per primo il traguardo tra gli uomini Fabiano Carozza, atleta dell’aeronautica Militare che ha chiuso le proprie fatiche sui cinque chilometri con il tempo di 15:30. Ai posti d’onore Luca Parisi della RomaAtletica e Merihun Crespi del Gruppo Sportivo dell’Esercito.

Fra le donne successo per Valentina Costanza, portacolori del Gruppo Sportivo Esercito che ha chiuso in 17.26. Sul podio anche Ilaria Tersigni della RomaAtletica e Paola Giacomozzi della Old Stars Ostia. Fra le società il gruppo che ha fatto registrare il maggior numero di presenze è stato la Podistica Solidarietà seguita dal Gruppo Sportivo Bancari Romani e da Cat Sport.

LE DONNE IN ROSA: Erano più di 6000 sul percorso le Donne in Rosa, in rappresentanza delle oltre 50000 che ogni anno in Italia vengono colpite dalla malattia. Ilaria Piscitelli dell’Asd Cudas ha dimostrato di avere, oltre che voglia di esserci e di partecipare, anche grandi doti di atleta. E’ lei che ha tagliato per prima il traguardo della categoria vera protagonista della Race for the Cure. 20:22 il suo tempo finale. Sul podio anche Paola Romana Ciapparoni dell’Amatori Villa Pamphili e Stefania Pomponi della Podistica Solidarietà.

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