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Trailrunning: muore dopo pochi km di gara alla Valmalenco Ultra

Pasquale Pedrolini (a destra)
Pasquale Pedrolini (a destra)

Lutto alla prima edizione della Valmalenco UltraTrail: ha accusato un malore dopo pochi chilometri dal via

27 agosto 2017

La Valmalenco Ultra Trail, la massacrante gara in montagna di 87 km e circa 6.900 m di dislivello, è stata funestata da una disgrazia: dopo appena 8 chilometri dal via, il campione locale Pasquale Pedrolini, 48 anni, ha perso la vita stroncato da un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo. È successo intorno alle 2,45 della notte all’altezza del rifugio Cometti, nel territorio comunale di Torre Santa Maria, a 1.700 metri di quota. Inutili i soccorsi. 

"Ha perso la vita sulle sue montagne - scrivono gli organizzatori in una nota - prendendo parte a un evento nel quale credeva, era parte attiva del comitato organizzatore. Pasquale non era solo un concorrente e un collaboratore, ma soprattutto un vero amico che da subito ha creduto nel progetto e si è attivato con il suo staff per renderlo ancora più vivo e partecipato. Primo frazionista nella formula a staffetta, ha accusato un improvviso malore e si è accasciato. Prontamente assistito da due volontari del comitato organizzatore che hanno allertato gli uomini del soccorso e prestato le prime cure, si è però spento".

Malgrado la tragedia, la corsa non è stata sospesa: "Il regolare svolgimento dell'evento è parso il modo più sicuro per garantire la sicurezza e l'incolumità dei 320 concorrenti impegnati sull'Alta Via della Valmalenco e per onorare il ricordo di un grande sportivo". E la moglie di Pedrolini, Francesca Guerra, ha chiesto che non venisse annullata la corsa aperta a tutti "Percorri la Valmalenco".

La sicurezza era stata garantita: La vicenda andrà comunque chiarita, e per questo la magistratura ha già disposto l'autopsia. Di sicuro a detta degli organizzatori la sicurezza della corsa era stata garantita: 150 volontari disposti sul percorso, 30 del soccorso alpino lombardo (CNSAS) e del soccorso alpino della guardia di finanza, in più 9 medici e diversi operatori della Croce Rossa Italiana e un elicottero pronto a intervenire per le emergenze. E a ognuno dei 332 concorrenti (170 individuali e 162 per le staffette) era stato fornito un rilevatore gps per monitorare la sua posizione in ogni momento della gara. Tutto questo però non è bastato, così come non è bastato chiedere a ogni partecipante il certificato medico agonistico in corso di validità e un curriculum
che testimoniasse l'esperienza in corse di montagna.

"Franco Collè, il vincitore, ha così commentato: «Questa notte è partito con noi da Chiesa un amico trailer che purtroppo non ha tagliato il traguardo che si era prefissato. Non lo conoscevo, ma mi sento di dedicare a lui e alla sua famiglia questa vittoria".

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