Se con le Triumph ISO2 Saucony aveva conquistato il mondo garantendosi il titolo di Best Running Shoes 2016 (miglior scarpa del 2016), con la ISO3 si cerca di “trionfare” al di là dei confini terrestri.
Già perché la Saucony Triumph ISO3 con un design leggermente più moderno (Saucony non ha mai spiccato per linea) ed una tecnologia più evoluta, cerca di puntare sempre più in alto. Iniziamo col dire che il comfort e l'ammortizzazione, dettagli caratterizzanti del precedente modello sono sempre a livelli top. Del resto “squadra che vince che non si cambia” La linea Triumph è adatta al runner neutrale che ama la calzata morbida e reattiva, non necessitando di grossi supporti.

300 grammi (un pochino di più rispetto al precedente modello) con un drop di 8 mm: qui la Topsole, posizionata sempre sopra la struttura in POWERFOAM si aggiunge alla Everun, collocata tra il tallone e il meso piede rendendola più reattiva. La tecnologia Everun (come la Boost di Adidas) permette una considerevole restituzione di energia dopo la battuta. Saucony cerca, con il suo nuovo modello, di migliorare il suo già discreto sistema ISOFIt, e allora vengono ridotte le cuciture, per far sì che una scarpa prestazionale mantenga comunque le sue caratteristiche di comodità.

Il sistema ISOFIT comprende anche un rivestimento interno liscio che permette ai piedi di avere il giusto comfort. Combinando questa caratteristica alla nuova linguetta imbottita che diventa un tutt'uno con la tomaia, l'azienda americana rassicura che la posizione del piede in corsa rimarrà decisamente stabile. La zona del tallone non presenta grosse novità, anche in questo caso la morbidezza la fa da padrona.
La Saucony Triumph ISO 3 è una scarpa perfetta progettata per la strada e la pista, fornendo ammortizzazione moderata con la reattività della schiuma Everun, la sua struttura solida garantisce un lungo e duraturo utilizzo.