Menu

Libri di..Corsa: Franco Arese, "Divieto di sosta"

(foto: Colombo)
(foto: Colombo)

Presentato a Milano il libro che racconta la carriera sportiva e imprenditoriale del campione europeo dei 1500 a Helsinki 1971 ed ex presidente FIDAL

19 ottobre 2017

Una vita tutta di corsa, quella di Franco Arese, e il titolo del libro che la racconta, “Divieto di sosta” (scritto dai giornalisti Gianni Romeo, Fabio Monti e Franco Fava, edizioni Correre, pp. 342, Euro 18), va interpretato proprio in questo senso. Una cavalcata infinita, quella del piemontese di Centallo, dapprima campione sportivo (oro europeo a Helsinki 1971 nei 1500 metri, protagonista della scena nazionale e continentale per un decennio), poi imprenditore di successo (presidente di Asics, oggi patron di Karhu), ed infine anche politico dello sport, per essere stato presidente della FIDAL per due mandati, dal tardo 2004 all’autunno del 2012.

A Milano, la presentazione di “Divieto di sosta” si è trasformata in un vero e proprio happening, con ex atleti, dirigenti sportivi e giornalisti, in numero realmente fuori dall’ordinario, che si sono dati appuntamento per testimoniare la propria vicinanza ad Arese e l’appartenenza, anche solo ideale, all’atletica di quel tempo. E l’elenco dei presenti, dà il senso pieno della straordinarietà della giornata: in prima fila, oltre al presidente della FIDAL Alfio Giomi e al presidente Giovanni Malagò, i campioni olimpici Abdon Pamich, Maurizio Damilano, Livio Berruti, Lasse Viren, Pekka Vasala. Le medaglie di bronzo olimpiche Giuseppe Gentile e Fabrizio Donato, il primatista del mondo degli 800m Marcello Fiasconaro, il campione del mondo Francesco Panetta, i campioni europei Venanzio Ortis e Stefano Mei, e tanti altri. 

In definitiva, una miscela esplosiva di talento ed esperienza, che ha prodotto quasi due ore di racconto corale, nella descrizione di un tempo, quello dell’atletica “pioneristica” degli anni 60 e 70 del secolo scorso, probabilmente, e per infinite ragioni, non più ripetibile. “Guardo la sala – le parole di Arese – e provo una grande emozione. Mi rendo conto oggi di cosa sia stata la nostra esperienza di quegli anni, di quali legami abbia prodotto, e non posso che dire grazie”. Tra i momenti più sorprendenti, la consegna al protagonista del libro, da parte di Vasala, di un paio di scarpe chiodate d’epoca: “Nel 1972, Franco, già campione europeo, era seguito dall’Adidas, mentre io – racconta Vasala, campione olimpico dei 1500 m nel 1972 – non ancora oro olimpico, non avevo sponsorizzazioni. Prima di un meeting di Oslo, andò in un negozio per comprarle e consegnarmele, in modo che potessi usarle in gara. Fu un gesto di grande generosità, che non ho mai dimenticato: oggi, a distanza di 45 anni, voglio restituirgliele, come espressione della mia riconoscenza”. Storie incredibili, che sono la certificazione della unicità di quei tempi. Storie d’atletica, storie di una vita in “Divieto di sosta”.

Accedi

Password dimenticata? / Nome utente dimenticato?