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Correre al buio: no problem. E che stile!

La ciclabile ispirata alla "Notte stellata" di Van Gogh (foto: bikeitalia.it)
La ciclabile ispirata alla "Notte stellata" di Van Gogh (foto: bikeitalia.it)

Piste da sogno che risolverebbero il problema di correre al buio, magari nel rispetto della natura e con...tanto stile!

Ci stiamo avvicinando ai giorni più corti dell'anno, siamo nel pieno della stagione più complicata ed ostile per ogni runner. Complicata anche perché le ore di luce sono sempre di meno e trovare un luogo per correre dopo il tramonto, che sia illuminato e sicuro, è quasi un’impresa. Magari ci si ritrova a fare più e più volte lo stesso breve tratto di strada rischiarato da qualche lampione. Immaginate ora se esistesse una ciclabile completamente illuminata, tutta la notte; anzi no, immaginate una ciclabile che si auto-illumini per tutta la notte, che ci segni la strada durante gli allenamenti anche alle 10 di sera.

Un sogno, direste voi, e invece no perché una pista ciclabile che si illumina dal tramonto all’alba esiste ed è stata realizzata nella città di Lidzbark, in Polonia. Quando il sole cala la pista diventa di un blu luminescente per effetto della pavimentazione realizzata con un materiale in grado di catturare la luce solare e di restituirla di notte, illuminandosi esclusivamente grazie all’energia solare. Il materiale sintetico con cui è stata realizzata assorbe la luce durante il giorno e la rilascia poi gradualmente per dieci ore.

 La ciclabile a energia solare in Polonia (foto: architetturaecosostenibile.it)

Si tratta di un progetto ambizioso e visionario, capace di creare un luogo in cui natura e tecnologia si fondono in un armonia che sarebbe la salvezza per l’uomo (e per il runner) del domani.
In realtà un progetto simile era stato sperimentato già un anno fa dal fantasioso architetto Daan Roosegaarde nella provincia di Noord Brabant, vicino Eindhoven, dove l’artista è nato e cresciuto. La sua ciclabile (quella dell'immagine in apertura di articolo) si illumina ispirandosi alla notte stellata di Van Gogh. Il principio è lo stesso, ovvero utilizzare dei mattoncini bioluminescenti sistemati a mosaico. La pista è inoltre dotata di luci a Led che forniscono luce integrativa al sistema nonché permettono di usufruire del tracciato anche durante le giornate nuvolose (che in Olanda non mancano).

Nelle intenzioni del designer olandese c’è la volontà di unire inscindibilmente il mondo della tecnologia con quello della natura; siamo di fronte ad un nuovo modo di immaginare e progettare che si realizza attraverso un’attenzione particolare all’ambiente del runner e del ciclo amatore urbano. Spostandoci nell’emisfero sud del pianeta, ad Aukland in Nuova Zelanda, è stata inaugurata nel Dicembre 2015, una ciclabile molto originale anch’essa fruibile in notturna: è la Nelson Street Cicleway (meglio conosciuta come “Pink Bike Path”, il sentiero rosa per le bici) che si snoda nel centro della città neozelandese. Una rampa autostradale dismessa e riconvertita in pista, per un percorso di poco più di 500 metri, non lunghissima ma ideale per ripetute brevi o allenamenti non troppo lunghi.

Nelson Street Cicleway (“Pink Bike Path”) ad Auckland (foto: siviaggia.it)

Gli architetti che hanno seguito il progetto hanno voluto, col “Rosa Fluo”, dare un tocco di originalità al paesaggio urbano circostante e dare un che di “audace” all’insieme. La passerella è quindi stata rifinita con una brillante resina rosa che la rende ancora più visibile, anche dalla Luna... Di notte la ciclabile è ben visibile al buio grazie, oltre ai suoi colori, alle circa trecento luci a LED che sono state installate lungo le protezioni di vetro laterali.
La passerella disegnata dallo studio di architetti Mark Mackenzie e firmata LandLab è stata selezionata per partecipare al World Architecture Awards, per la categoria ‘Trasporti’ che si svolgerà a fine anno.

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